Come le aziende hanno utilizzato il BIM durante la pandemia

Il periodo di lockdown imposto a motivo del contenimento della pandemia da Corona virus ha obbligato le aziende a un nuovo modello per attuare quella continuità lavorativa indispensabile per continuare a produrre beni e servizi nonostante le misure restrittive che i Governi dei vari Stati hanno decretato.

Per prima cosa è stato utilizzato lo strumento dello smart working, ma nella realtà si i è orientati nella maggior parte dei casi a un “lavoro da remoto”.

Il BIM, ossia la metodologia di modellazione e gestione informativa, ha assunto un ruolo importante in questo particolare periodo.

Il metodo presuppone la digitalizzazione di tutte le informazioni collocandole in un unico contenitore consultabile per mezzo di piattaforme web, si passa dall’idea del prodotto, alla sua progettazione, alla sua costruzione e perfino alla sua gestione e alla sua dismissione, applicandolo così all’intero ciclo di vita dell’asset e all’intera filiera.

Una ricerca del Politecnico di Milano in merito allo smart working ha verificato che il 68% dei lavoratori ha potuto svolgere tutte le attività da remoto, per il 29% solo in parte e il 3% ha ammesso di non esser riuscito a completare la maggior parte dell’attività.

Le attività che hanno fatto buon uso del lavoro da remoto sono state quelle del settore delle infrastrutture e dell’industria edilizia; tali attività sono formate per la maggior parte da studi professionali di progettazione e da piccole/medie imprese e certamente le grandi imprese di costruzioni.

Per le aziende più strutturate, che poi sono la maggioranza, si fa riferimento ai piani di business continuity strategy, che derivano sicuramente da una impostazione che si origina dal Sistema di gestione aziendale della qualità e vengono redatti e valutati in relazione all’ analisi dei rischi svolte anno per anno, in pochissimi casi le aziende sono portate a prevedere e inserire come rischio prevedibile quello che è stato lo sviluppo di una pandemia.

L’implementazione della metodologia BIM comporta continue scelte di ottimizzazione dei processi e perciò chi ha già implementato il metodo e gli strumenti, lo sforzo che si è dovuto sostenere durante l’emergenza sanitaria è stato certamente di minore entità rispetto a chi invece ne aveva l’intenzione ma aveva rimandare questa trasformazione in un temo successivo.

Nel mondo cosiddetto AEC (Architettura – Ingegneria – Costruzioni) sono pertanto fondamentali i piani di continuità lavorativa in cui il BIM assume un ruolo fondamentale all’interno di piani specifici.

La modellazione informativa del BIM consente di collaborare a una attività progettuale pur essendo le varie figure che vi intervengono distanti tra di loro, utilizzando estensivamente tutti quegli strumenti innovativi e le applicazioni digitali che si trovano attualmente sul mercato sia in modo open che a pagamento.

Un piano di continuità operativa che si relaziona su vecchie metodologie di lavoro avrebbe bisogno di essere revisionato e modernizzato in funzione delle più recenti novità.

Per questo sono disponibili tante possibilità alfine di applicare il telelavoro insieme con la metodologia BIM, con la garanzia di una collaborazione sia interna alla società sia esterna con la partecipazione dei professionisti del processo.

Conclusioni

Il Building Information Modeling (BIM) prevede l’uso di diverse piattaforme, e tutti possono accedere a tale metodologia per mezzo di semplici applicazioni che sono fatte interagire tra di loro e costituiscono una vera e propria opportunità.

Il BIM di per sé è già predisposto per lavorare da remoto, tantissimi sono i progetti giù sviluppati in questi termini con professionisti che hanno collaborato simultaneamente allo stesso modello informativo, con i medesimi strumenti e metodologia, da luoghi diversi, anche esteri, e con fusi orari diversi, è veramente un mezzo potente, il futuro che è già qui.

Il BIM object è la soluzione per migliorare la qualità del lavoro sia come processo che in termini di prodotto, per mezzo di applicazioni in continuo sviluppo a garanzia di una maggior accessibilità dei dati per tutte le fasi del processo edilizio e gestionale.