L’argento in genere nella nostra mente è solitamente associato all’argenteria, intesa come posate, bicchieri, vassoi, e quindi associata naturalmente al modo femminile, ma anche alla luna chiamata dai cantori “astro d’argento”.
L’argento è soprattutto un metallo che è molto malleabile, e quindi lavorabile a cui conferire le forme desiderate.
Il nome a questo metalli prezioso fu dato dai latini che battezzarono “Argentum” che significa brillante.
Conosciuto sin dagli albori della civiltà è stato usato prima come mezzo di scambio e successivamente per coniare monete e quindi come denaro; ma non solo, fu usato pure in utensileria, per farne attrezzi, e in epoche a noi più vicine per realizzare strumenti musicali per gli orchestrali.
Ai giorni nostri è ormai esclusivamente un metallo prezioso appannaggio delle gioiellerie.
Oggi con l’argento possono effettuarsi anche pezzi che derivano da argento riciclato, è chiamato Silver è lo scopo è quello di ridurre l’impatto ambientale limitandone le estrazioni minerarie.
L’argento marchiato o punzonato con titolo 925, in inglese viene definito Sterling Silver, e la sua composizione ha la garanzia di essere minimo 925 parti di argento e massimo 75 parti di qualsiasi altro metallo, come il rame che è quel metallo maggiormente usato con l’argento in maniera tale da conferire al gioiello maggiore resistenza che il solo argento allo stato puro non può avere.
Queste caratteristiche dell’argento sono imposte dal regolamento europeo n. 1907/2006, chiamato Reach, il quale vieta che venga usato il nichel nella realizzazione di prodotti in argento, nel rispetto degli standard di qualità.
Argento 925, garanzia di qualità
Come sopra accennato l’argento è fondamentalmente un metallo prezioso morbido e malleabile, è apprezzato e utilizzato da numerosi designer di pezzi di gioielleria sia per la sua purezza sia per la sua qualità; ma anche per la sua brillantezza, infatti è il più bianco fra tutti i metalli.
Quindi l’argento 925, quello con tale titolo è il più duro e il più resistente, è caratterizzato dall’avere il 92,5% di argento puro e al 7,5% di altri metalli, che come accennato è quasi sempre il rame, che ha il compito di aiutare l’argento a mantenere il metallo prezioso per molto tempo senza che avvengano processi di alterazione del colore.
Come riconoscere l’argento 925
La prima cosa utile da sapere per riconoscere un qualsiasi metallo prezioso è quella di controllare l’esistenza della punzonatura, che è come un sigillo di garanzia sull’originalità del metallo prezioso e ne certifica l natura.
Tale marchio è obbligatorio su ogni gioiello il cui peso supera i 30 grammi.
Un altro modo di riconoscere l’argento 925 è quello di tracciare un segno sull’oggetto e poi passarvi sopra con un batuffolo di cotone imbevuto di acido nitrico, se il segno scompare significa che l’oggetto non è di argento 925.
Si ricordi anche che l’argento 925 subisce nel tempo processi di ossidazione, quindi se l’oggetto non subisce ossidazione superficiale significa che non è argento 925 oppure è trattato con altro materiale che lo protegge.
Il mercato offre anche altri tipi di argento, come l’argento 999, in pratica il metallo “puro”, proprio quello usato nella lega dell’argento 925; e l’argento 800 contenente l’80% di argento puro e il 20% di rame.
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