Brandy: l’acquavite di Brunello di Montalcino

Brandy: l’acquavite di Brunello di Montalcino

l brandy italiano, detto anche acquavite, è un distillato di vino, che deve la sua nascita a imprenditori inglesi, che, nel 1800, decisero di distillare questo liquore dal

vino siciliano. Oggi in Italia, la maggior parte dei Brandy viene prodotta di vini Trebbiano, ma in Toscana si trova il Brandy di Brunello di Montalcino, quindi prodotto partendo da questo nobile vino.

Come si produce il Brandy di Brunello di Montalcino

Il brandy è uno dei distillati più antichi, dalla gradazione alcolica di cia 40 gradi. La sua produzione vede la distillazione di uve e in qualche caso, viene arricchito conaltri frutti, ma generalmente, se non riportato in etichetta, il Brandy è ottenuto da solauva, che viene fermentata. Il Brandy di brunello di Montalcino è prodotto da uve 100% sangiovese toscano, coltivate nelle zone classiche del Brunlello.

Dopo la fermentazione, si passa alla procedura di distillazione che prevede l’utilizzo del mosto ottenuto dalla macerazione. Quando il liquore è stato distillato, il Brandy viene messo ad invecchiare in botti di rovere. Grazie allo trascorre del tempo, il Brandy affina i suoi sapori e odori, sprigionando il suo bouquet aromatico e il suo gusto

Come di distilla il Brandy?

I brandy viene distillato utilizzando grandi alambicchi. La stessa tipologia è utilizzata in altre parti del mondo, come in Scozia, per produrre il rinomato i whisky scozzese, ma a differenza di quest’ultimi, il brandy è un prodotto più giovane.

Infatti, mentre il whisky invecchiata in una botte per un periodo compreso tra 5 e 20 anni, e addirittura 50 anni, quelli più pregiati, i brandy superano raramente i 10 anni di invecchiamento e la maggior parte dei prodotti trascorrono in botte meno di 3 anni, come i brandy di Brunello di Montalcino.

I Brandy italiani, però possono essere prodotti su tutto il territorio, e devono essere invecchiati, per legge, almeno 6 mesi in botti piccole oppure 12 in botti grandi e raggiungere un minimo di 34 gradi vol. In Italia, la legge prevede tra l’altro, che non si possano aggiungere più del 2% di zucchero o caramello.

Sapore del Brandy di Brunello di Montalcino

Per delineare il sapore del brandy, possiamo utilizzare come metro di paragone il whisky, con cui condivide in parte, il processo di produzione. Rispetto il whisky, il brandy risulta più leggero e dolce al gusto, con un bouquet olfattivo che ricorda molto di più la frutta e fiori. Il Brandy più invecchiato può avere sapori di caramello, vaniglia, e prugna.

Il Brandy di Brunello di Montalcino, essendo ottenuto da vini di uva sangiovese, richiama quelle note fruttate e fresche, ma quando assaggiamo un brandy di Brunello invecchiato nel legno, il gusto diventa più vellutato, caldo e avvolgente, con spiccate note e sentori di vaniglia. Il Brandy di Brunello di Montalcino è un fine pasto sontuoso, che avvolge il palato e ripulisce la bocca, lasciando un retrogusto prolungato.

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