Cose che devi assolutamente sapere sulla tua impastatrice edilizia

Cose che devi assolutamente sapere sulla tua impastatrice edilizia

Scopri alcune preziose informazioni che renderanno il tuo cantiere unico. 

Caratteristiche, tipologie e segreti per scegliere al meglio la tua nuova impastatrice edilizia.

Caratteristiche

In commercio esistono principalmente tre famiglie di impastatrici per l’edilizia: fisse, mobili su ruote e montate su autocarro.

Possono essere elettriche oppure a motore a scoppio.

In generale possono prevedere la presenza di un tamburo oppure un canale ribaltabile per lo scarico.

La fase di carico può avvenire attraverso diversi modi: a mano, tramite tramogge fisse oppure con l’ausilio di benne.

Da quali elementi è composta la struttura?

Quando parliamo di impastatrice edilizia dobbiamo ricordarci che gli elementi principali sono cinque:

Trasmissione ad ingranaggi (o cinghia), miscelatrici, telaio, volante e bicchiere.

Sai definire correttamente il volume d’ impasto che ti serve?

In una betoniera il volume dell’impasto può essere definito come l’80% circa del volume totale del bicchiere. Quando sei in fase di calcolo del materiale che ti serve ricordati dunque di non confondere il volume dell’impasto con il volume del bicchiere. Se vogliamo entrare nel dettaglio seguiamo il seguente esempio: abbiamo un bicchiere da 150 litri e con esso possiamo produrre all’incirca 120 litri di calcestruzzo. Se vogliamo trasferire questo dato in termini di numero di carriole, possiamo affermare che ci vorranno all’incirca due carriole per ogni impasto.

Meglio una betoniera elettrica o a motore a scoppio?

Riflettiamo prima sulle differenze tra questi due modelli.

La betoniera elettrica è meno costosa rispetto a quella a scoppio (detta anche termica) e richiede anche meno manutenzione. Nella fase di accensione non serve utilizzare benzina oppure olio, ma occorrerà solo una presa di corrente.

Un vantaggio da non tralasciare è la capacità di non essere suscettibile alla temperatura esterna in fase di accensione.

Sul mercato è possibile trovare la versione monofase 220 V, anche se la più potente rimane quella a trifase 380 V.

In caso di lavori più piccoli che necessitano un trasporto facile si può optare per la scelta di una mini betoniera elettrica.

La betoniera a motore a scoppio è sicuramente più autonoma rispetto alla versione elettrica perché non necessita di una presa di corrente elettrica. Indubbiamente è dotata anche di maggiore potenza e robustezza.

Inoltre è adatta per la preparazione di impasti con un volume superiore rispetto alla prima tipologia. Generalmente si presenta montata su delle ruote gonfiabili che assicurano un trasporto più facile senza l’ausilio di un rimorchio.

Quanti sacchi ti servono per ogni impasto?

Vediamo insieme come realizzare correttamente il calcolo per ogni impasto in base al tipo di impastatrice per l’edilizia a disposizione.

Partendo dalla considerazione di base che solitamente il cemento è contenuto in sacchi da 35 kg, cerchiamo di capire quanti sacchi servono per ogni impasto.

Se la nostra impastatrice prevede un volume di impasto di 110 litri utilizzeremo ½ sacco di cemento. Se invece la nostra impastatrice prevede un volume con un valore compreso tra 140 e 180 litri dovremo utilizzare 1 sacco per ogni impasto.

Che carriola usi?

La carriola è uno strumento che deve entrare in completa sintonia con la tua impastatrice edilizia. Infatti è necessario saper sempre scegliere una carriola che possa essere posizionata facilmente sotto la vasca in posizione bassa.

Ricorda che una carriola può avere una portata che varia da un volume compreso tra i 90 e 100 litri.